Leucojum Vernum: la Campanella di primavera

I petali bianchi, quasi traslucidi, i pistilli giallo-arancio, la forma tondeggiante e quella simpatica macchietta verde su ogni petalo…la semplice bellezza di questo fiore è straordinaria. Andiamo a conoscere tutti i segreti del Leucojum Vernum, la campanella che annuncia l’arrivo della primavera!

Leucojum Vernum, fiore bianco e verde
La Campanella annuncia la primavera

Dove e quando cresce il Leucojum Vernum?

Un fiore così piccolo eppure così strabiliante.

La Campanella (così è chiamato comunemente) inizia la sua fioritura verso la fine di febbraio, annunciando l’arrivo della bella stagione.

Il suo nome letteralmente significa “violetta bianca di primavera”, ed ha origini sia latine che greche. “Leukos” in greco significa “bianco” mentre il suffisso “ion” sta per “viola”; la parola vernum indica invece, in latino, la primavera.

È una pianta appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae e cresce su terreni umidi e ricchi di humus, a mezz’ombra, dalla pianura fino ad una quota di 1.500 m. 

Sugli Appennini è ormai completamente scomparsa, mentre possiamo ancora scorgerla sulle nostre Alpi, al riparo tra i rami spogli dei boschi di latifoglie. 

Come riconoscere il Leucojum Vernum?

La Campanella non è un fiore facile da osservare in natura, dato che si tratta di una specie ormai piuttosto rara. Riconoscerla però non è difficile. 

Petali bianchi, di pari lunghezza, con una macchiolina verde-gialla sulla punta e la caratteristica forma a campana.

Attenzione a non confondere il Leucojum Vernum con il Bucaneve. Nonostante siano molto simili per il periodo di fioritura ed il colore, quest’ultimo presenta dei petali dalla forma più allungata e di lunghezza irregolare tra di loro.

Curiosità sul Leucojum Vernum

Data la sua sempre più rada diffusione, il Lucojum Vernum è una specie protetta, ovvero ne è assolutamente vietata la raccolta.

A parte che i fiori in natura sono belli da osservare dove stanno, ed è quindi sempre un bene evitare di toccarli, vi aiuterà sapere che la Campanella è una specie velenosa.

Il bulbo e le foglie, in particolare, contengono dei potenti alcaloidi che, a seconda dei casi, possono indurre sintomi più lievi (vomito e capogiri) fino ad avvelenamento di una certa gravità.

Nonostante la medicina tradizionale ne esalti le proprietà antibatteriche ed antimalariche, è sempre meglio guardare ma non toccare. Del resto la natura sa bene come difendersi!

Leucojum Vernum: le lacrime degli angeli

Una leggenda cristiana narra di come questi fiori siano nati all’origine del creato.

Eva, scoraggiata e amareggiata dal lungo inverno terrestre, era alla ricerca di qualcosa che potesse alleviare le sue pene. Era febbraio, faceva molto freddo e nevicava. 

Un angelo guardò giù dal cielo e, vedendo la sofferenza di Eva, decise di concederle un piccolo dono. Soffiò con vigore sulla neve ed i fiocchi, appena toccato il suolo, si trasformarono in tanti piccoli fiori rotondi.

Eva guardò il cielo, ringraziando l’angelo per qual dono, segno di speranza e di consolazione.

E ora…tutti in cerca del Lucojum Vernum!

Bene, ora che ne conoscete tutti i segreti, occhi ben aperti perché manca poco alla fioritura!

Anche quest’anno la natura si risveglia, il sottobosco si popola di colori e profumi.

Il ciclo delle stagioni si ripete, sempre uguale, di anno in anno. Sembra così banale, eppure è stupefacente. Un ritmo perfetto, scandito da un tempo che non possiamo controllare.

Quando ci sentiamo i padroni del Mondo e pretendiamo di poter governare ogni cosa dovremmo ricordarcelo: la natura va avanti da millenni senza di noi.

Sì, perché la natura è sorprendentemente meravigliosa.

Leuojum Vernum fiore binco e verde
Una distesa di Campanelle – Leucojum Vernum

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