Ciaspolando al Passo di Campagneda – itinerario invernale

Il passo di Campagneda in inverno è un classico della Valmalenco per gli amanti delle ciaspole o dello scialpinismo.  Purtroppo non sono una grande sciatrice (anche se mi sto applicando) ma questo certo non mi ferma dall’andare in cerca di avventure invernali…quindi, a tutta ciaspola! Saliamo insieme fino al passo, per ammirare il Pizzo Scalino nella sua veste più candida!

L’arco di confine tra Valmalenco e Val Poschiavo

Come si raggiunge il passo di Campagneda in inverno?

L’unico itinerario invernale percorribile per raggiungere il passo di Campagneda (dall’Italia) è quello che parte dalla Strada Franscia-Campomoro e risale per il Rifugio Ca’Runcash.

Mentre in estate è infatti possibile percorrere un magnifico anello con partenza e arrivo dalla Diga di Alpe Gera, questo percorso è sconsigliato durante la stagione invernale, a causa del forte pericolo valanghe.

É sicuro raggiungere il passo di Campagneda in inverno?

Partendo dal presupposto che il rischio in montagna non è mai pari a zero e che la sicurezza dipende da tanti fattori ambientali quanto personali, salire al passo di Campagneda in inverno è piuttosto sicuro.

Le pendenze lungo tutto l’itinerario sono sufficientemente contenute e non sono noti passaggi ad elevato rischio valanghe.

Detto questo, continuerò a ripetervelo: la montagna non scherza! Artva, pala e sonda sono sempre i benvenuti, oltre ad essere anche obbligatori su questo tipo di percorso!

Quanto è difficile salire al passo di Campagneda in inverno?

L’itinerario invernale per il passo di Campagneda può essere considerato di media difficoltà.

Per chi pratica già escursionismo (invernale o estivo) a buoni livelli e mastica montagna da un po’ non ci sono grosse controindicazioni.

Se al contrario siete alle prime armi, personalmente vi consiglierei di fare pratica con le ciaspole ai piedi su altri percorsi. La Valmalenco offre parecchi itinerari percorribili in inverno: che ne dite di due passi al vicino Rifugio Cristina?

LA SCHEDA TECNICA

  • Partenza/Quota: Strada Franscia-Campomoro (parcheggio a quota 1.960 mslm)
  • Quota massima raggiunta: passo di Campagneda (2.626 mslm)
  • Tempo di salita: 2,5 ore
  • Dislivello totale salita: 690 m
  • Lunghezza itinerario: 10,5 km
  • Grado di difficoltà: WT2/WT3 a seconda delle condizioni della neve

L’ITINERARIO IN BREVE – LA SALITA

  • Parcheggiata l’auto lungo la strada Franscia-Campomoro imboccare la strada sterrata/cementata che stacca sulla destra guardando in direzione delle dighe (ben segnalata dai cartelli segnavia).
  • Proseguire per qualche tornante in costante salita addentrandosi in un bosco rado di larici e raggiungere una prima piana da cui è ben visibile l’Alpe Campagneda.
  • Dalla piana, proseguire dritto, sempre su larga mulattiera, in direzione dell’Alpe Campagneda – Rifugio Ca’ Runcash (ignorare la deviazione verso destra per il rifugio Cristina).
  • Oltrepassare il rifugio Ca’ Runcash sempre su mulattiera fino ad un nuovo cartello segnavia; da qui, abbandonare la mulattiera e seguire la traccia sulla neve in direzione “laghi di Campagneda” e “passo di Campagneda”.

ATTENZIONE: dall’ultimo cartello segnavia, dopo il Rifugio Ca’ Runcash, il sentiero comincia ad aumentare gradualmente di difficoltà. La traccia si fa sempre più stretta e sempre meno battuta. 

Le pendenze, inizialmente contenute, diventano via via più marcate fino all’ultima salita, proprio sotto il passo, che rappresenta il tratto più ripido (pendenza di circa 30°).

L’ITINERARIO IN BREVE – LA DISCESA

La discesa avviene per il medesimo itinerario della salita.

Alpeggio in inverno con vista su cime innevate
Salendo in direzione passo di Campagneda

Passo di Campagneda in inverno: attrezzatura consigliata

Se siete arrivati fino a qui avrete certamente capito che l’escursione al passo di Campagneda in inverno non è banale e richiede una adeguata preparazione anche in termini di attrezzatura.

  1. Un abbigliamento consono alla stagione e all’ambiente è il minimo indispensabile: scarponi, pantaloni da trekking invernali, maglia termica, pile e giacca a vento sono la base per poter affrontare questa escursione.
  2. Se vi avventurate al passo dopo una recente nevicata le ciaspole sono più che consigliate; nonostante la meta sia abbastanza frequentata, dal Rifugio Ca’ Runcash in poi la traccia non è battuta dai gatti delle nevi. Oltre alle ciaspole ricordatevi anche i bastoncini (non fate come me!!!), molto utili soprattutto in discesa!
  3. Un paio di ramponcini nello zaino potrebbero esservi utili, soprattutto in caso di neve gelata durante l’ultimo tratto di salita.
  4. Artva, pala e sonda sono obbligatori in quanto l’itinerario è considerato a potenziale rischio valanghe. Ragazzi non lo dico io, ma il decreto legislativo nr. 40 del 28 febbraio 2021. Non vogliatemi male!

Detto questo, caricatevi anche di una buona dose di curiosità ed entusiasmo…state per raggiungere una delle mete più belle della Valmalenco in questa stagione!

Escursioni alternative al passo di Campagneda in inverno

E se proprio ancora non ve la sentite di avventurarvi fino al passo di Campagneda: nessuna paura, la Valmalenco saprà comunque come accontentarvi!

Tra le escursioni più semplici sono degne di nota il vicino Rifugio Cristina, all’Alpe Prabello, ed il Rifugio Palù, situato presso l’omonimo lago.

Menzione d’onore anche al Rifugio Musella; il rifugio in sé è chiuso in questa stagione ma l’escursione vale comunque la pena di essere affrontata.

Ed ora…basta parlare (o leggere)! Ciaspole ai piedi e ci si vede in giro per la Valmalenco! 

Ciao!

Montagna innevata - Pizzo Scalino Valmalenco
Il profilo inconfondibile del Pizzo Scalino

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