Tramonto sul Monte San Primo

In Inverno, in estate, in primavera, in autunno. Con il sole o con le nuvole. All’alba o al tramonto. Il Monte San Primo è una montagna che non delude mai in qualunque momento si decida di salirla. Sarà per questo che ci sono particolarmente affezionata, o forse perché è stata una delle mie prime gite insieme al Simo.

Sta di fatto che noi ci torniamo costantemente, ogni stagione di ogni anno. Ed ogni volta il San Primo sa regalarci emozioni diverse.

Monte San Primo: panorama invernale dalla vetta in inverno
Il Panorama dalla cima del Monte San Primo

Come si raggiunge il Monte San Primo?

Esistono numerosi itinerari che permettono di raggiungerne la cima, tutti piuttosto semplici e adatti anche alle famiglie con bambini. L’unico che mi sento vivamente di sconsigliarvi è quello che passa dal rifugio Martina. Questo sentiero in sé è quello che vi permette di godere maggiormente dell’ effetto “wow” perché, svolgendosi interamente nel bosco, porta a vedere il panorama solo una volta arrivati in cima. Tuttavia è un sentiero molto ripido e molto spesso scivoloso.

La salita che invece trovate qui descritta è in assoluto la mia preferita e parte da Piano Rancio, più precisamente in prossimità dei vecchi impianti da sci.

Potete parcheggiare l’auto nei pressi del ristorante “la Baita”, proprio qui.

Quanto è difficile salire sul Monte San Primo?

Tutti gli itinerari che portano al Monte San Primo sono piuttosto semplici e adatti anche a famiglie con bambini. Come già vi accennavo nel paragrafo precedente vi sconsiglierei il sentiero che passa per il rifugio Martina, essendo piuttosto ripido e scivoloso, ma se siete abituati a camminare in montagna saprete affrontarlo senza alcun problema!

LA SCHEDA TECNICA

  • Partenza/Quota: Piano Rancio (1100 m)
  • Arrivo/Quota: Cima del monte San Primo (1682 m)
  • Tempo totale di salita: circa 2 ore con un passo comodo (ma se siete allenati lo farete tranquillamente in una oretta)
  • Tempo di discesa: 1 ora
  • Dislivello totale salita: 580 m
  • Grado di difficoltà: Escursionistica (E)
  • Periodo consigliato: tutto l’anno. In caso di neve è un percorso che può essere affrontato con ciaspole o sci d’alpinismo.

L’ITINERARIO IN BREVE – LA SALITA

  • Raggiungere in auto Piano Rancio e parcheggiare in prossimità dei vecchi impianti da sci.
  • Risalire il dosso erboso seguendo la strada, in parte sterrata ed in parte cementata, che pian piano si addentra nel bosco.
  • Il tracciato spiana leggermente fino ad uscire dalla vegetazione e, con un ultimo tratto ripido, permette di raggiungere la cresta di Terrabiotta, dove si ricollega a quello proveniente dalla  Colma di Sormano. Da qui la vista si apre sul lago di Como, alle vostre spalle, mentre davanti a voi spazia fino a Milano.
  • A questo punto avete una doppia possibilità per raggiungere la cima: o proseguite lungo la strada sterrata che, a mezza costa, sale dolcemente fino in vetta oppure potete percorrere la cresta che, con un discreto sali e scendi, vi permetterà di raggiungere la cima attraverso un sentiero un po’ più faticoso ma sicuramente molto più panoramico. Noi solitamente scegliamo la mezza costa in modo tale da essere sempre in vista di Milano e lasciarci stupire dalla bellezza del lago solo una volta raggiunta la croce di vetta.

Come vi ho già accennato nell’introduzione, potete percorrere questo itinerario in qualunque stagione, anche con la neve.

Anzi, a mio parere è proprio l’inverno il periodo migliore per godersi l’ascesa al San Primo, perché la luce tersa ed il bianco delle cime che circondano il lago rende il paesaggio quasi soprannaturale.

L’ITINERARIO IN BREVE – LA DISCESA

La discesa avviene per lo stesso itinerario della salita.

Monte San Primo: panorama lungo la salita
Salendo verso il Monte San Primo

La mia avventura sul monte San Primo: un magnifico Tramonto

Come avrete sicuramente capito, il Monte San Primo è una delle mie mete preferite sul lago di Como. Ci sono stata un’infinità di volte ma questa cima ha la capacità di stupirmi ogni volta che la raggiungo.

Nella fattispecie della gita odierna io ed il Simo abbiamo deciso di salire sul San Primo per goderci il tramonto, esperienza che mi sento vivamente di consigliare a tutti perché regala emozioni estremamente forti. E poi, volete mettere che romanticismo?

Dopo una nottata di tempo non proprio stabile, che ci ha fatto rinunciare alla destinazione inizialmente pianificata, eravamo ormai sicuri che anche per questo weekend le uscite fuori porta sarebbero state solo un miraggio.
Peccato, perché sicuramente la neve caduta nella notte avrebbe reso suggestivo il paesaggio.

Ma quando, nel pomeriggio, sì è alzato il vento a spazzare via le ultime nuvole grigie che ancora coprivano le cime del Lario, non abbiamo più avuto dubbi, era il momento di salire. E così alle 15.30 di Domenica 28 Novembre parcheggiavamo l’auto a Piano Rancio e ci apprestavamo a salire lungo il sentiero di mezza costa, mentre gli ultimi escursionisti facevano ritorno a casa.

Tutto intorno la neve copriva ogni cosa ed il vento gelido l’aveva immobilizzata sopra i rami degli alberi, creando tanti piccoli aghi che luccicavano sotto gli ultimi bagliori del tramonto.

Monte San Primo: alberi ghiacciati al tramonto
Alberi ghiacciati al tramonto salendo verso il Monte San Primo

Quando siamo arrivati in cima il sole aveva appena toccato l’ orizzonte, colorando le ultime nuvole rimaste con una paletta di colori che spaziava dal giallo al viola, passando per l’ arancio dorato ed il rosso fuoco.
Il lago era ormai completamente in ombra e le prime luci spuntavano timide laggiù nella valle.

Monte San Primo: magnifico tramonto dalla vetta
Tramonto dalla cime del Monte San Primo

Bevuto un sorso di tè al volo per scaldarci ci apprestiamo a scendere: non possiamo fermarci più a lungo, ben presto sarà completamente buio! Ci incamminiamo lungo la via del ritorno, mentre la notte cala anche sopra Milano: un mare di luci si accende sotto di noi, la pianura è completamente illuminata, sembra di osservare un presepio.

Scattiamo ancora qualche foto, con le dita delle mani che si congelano appena togliamo i guanti. E poi via, di corsa, scivolando sulla neve come piace a me, lungo i pendii del San Primo!
Alle 18 siamo già alla macchina, pronti per fare rientro a casa.

Sì, lo confermo. Questa montagna sa proprio regalare delle emozioni uniche. Ve la consiglio vivamente e vi consiglio di provare l’esperienza di godervi il tramonto, o l’alba, da qui.

Fatelo, con le dovute precauzioni per affrontare un’ escursione in sicurezza al buio.

E se potete portateci anche i più piccoli: figli, se ne avete, o nipoti, o cuginetti.
Hanno bisogno di stupore e di meraviglia negli occhi per diventare adulti che sanno apprezzare la bellezza della semplicità che solo la natura sa regalare.

E voi, siete mai saliti sul Monte San Primo? Raccontatemi la vostra esperienza nei commenti!

 

 

 

Ti potrebbe interessare anche...

Scopri

Storie di giganti e di ere glaciali: le Marmitte...

Tra i diversi fenomeni glaciologici osservabili in Valmalenco, degne di nota sono le Marmitte...

Rifugio Longoni in Valmalenco

Mura bianche, tetto ed imposte rigorosamente rosse: il Rifugio Longoni, dall'alto dei suoi 2.450...

Il Rifugio Camerini: un cuore tra mura di pietra

Le mura di pietra, la porta rossa, una vista imparagonabile sulla Nord del Disgrazia. Arroccato...

Il Rifugio Bignami in Valmalenco

Immaginate il classico luogo da cartolina: un lago verde, una baita con le imposte...

Monte Generoso, e mai nome fu più azzeccato del...

Il Monte Bianco, il Gran Paradiso. La Grandes Murailles, il Dente del Gigante: le...

Crocus Vernus, il fiore della rinascita

È marzo, l’inverno volge ormai al termine e nell’aria aleggia un debole profumo di...

Categorie

Commento

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here