Se c’è una cosa che mi stupisce sempre profondamente è la potenza dei profumi. Molto spesso mi capita di prendere delle profonde boccate d’aria ed il profumo che ne arriva evoca in me ricordi lontani. Il Simo dice che è una dote, perchè sono portata naturalmente a riconoscere sapori ed odori (forse perchè devo compensare il senso della vista!).
Sta di fatto che mi capita molte volte di fare viaggi pindarici con la mente a causa di un odore o di un profumo. Quello che da sempre è il più significativo, per me, è il profumo della pioggia: lo avete ma sperimentato? La pioggia ha un profumo diverso a seconda della stagione in cui cade.
In inverno è pungente, ti entra frizzantino nelle narici e ti fa bruciare gli occhi; se poi è tempo di neve il profumo si fa ancora più freddo, sa quasi di ghiaccio. E’ come quando mangi la neve: non ha nessun sapore eppure ha quel qualcosa di caratteristico, impalpabile ed etereo. Ecco, la pioggia di inverno ha proprio le stesse caratteristiche.
L’odore della pioggia in autunno sa di foglie bagnate; è un odore acre ma allo stesso tempo caldo. E’ un profumo quasi colorato, sa delle mille sfumature di questa meravigliosa stagione; sa d’oro e di bronzo, di giallo e rosso porpora; sa di legno. E’ quel profumo un po’ malinconico ma avvolgente, che ti spinge a tirare fuori i maglioni un po’ più caldi dall’armadio e a mettere il piumino sul letto.
La pioggia in primavera sa di polline e di petali di fiore. Ha un profumo dolce come il miele, il profumo di quei grandi alberi da viale che in questa stagione si tingono di rosa. La loro fioritura dura appena un accenno, nasce con il primo sole e se ne va insieme alle prime gocce che cadono dal cielo. La pioggia in primavera sa di grigliate saltate e di Pasqua e Pasquetta rigorosamente in casa!
La pioggia d’estate sa di liberazione. Ha quel profumo inconfondibile di asfalto bagnato, di umidità, di temporale. La pioggia in estate sa di giovinezza, di quando a vent’anni correvi come un matto in bicicletta per rincasare…e puntualmente rientravi zuppo e gocciolante. La pioggia in estate sa di fine scuola, di vacanze, di mare, di montagna. Ha il gusto del gelato con gli amici ed il profumo delle granite alla menta. Sa di occhi incollati alla finestra per pregare che finisca, perchè il giorno dopo si deve andare in piscina, o al mare, o a Gardaland, o sul lago a prendere il sole. L’odore della pioggia d’estate sa di notti insonni per i tuoni ed i fulmini, sa di speranza, di felicità.
La pioggia d’estate è una delle più belle ricchezze di questo mondo.
L’inverno appena passato è stato uno dei più secchi degli ultimi anni e non mi ero mai accorta di quanto la pioggia potesse essere bella e mancare nelle vite delle persone. Quando lo scorso weekend ha finalmente piovuto, il cielo plumbeo e striato di nuvole ha finalmente sostituito l’azzurro opaco che ci accompagnava da tempo…ecco, mi sono sentita felice, e viva. Finalmente, dopo tanto tempo, era tornato anche l’odore della pioggia.