Sono passati anni da quando l’abbiamo visitata ma la Nuova Zelanda non si dimentica: un viaggio dall’altro capo del Mondo che per molto tempo abbiamo sognato e pianificato, tanto da farlo diventare il “viaggio della vita”: la nostra luna di miele!
Oggi vi accompagno in un itinerario On the Road alla scoperta di questa terra selvaggia, tra natura incontaminata e la straordinaria cultura Maori…benvenuto in Aotearoa!
Indice
Cosa aspettarsi dalla Nuova Zelanda
Prima di iniziare, concedetemi una riflessione personale: chi visita la Nuova Zelanda lo fa per amore di una natura selvaggia ed incontaminata.
Gli amanti del turismo comodo o delle città culturali potrebbero restarne molto delusi: tutte le città della Nuova Zelanda sono infatti molto giovani e povere di edifici di interesse storico.
D’altro canto, se l’intento del vostro vagabondare in questa terra lontana è quello di venire a contatto con una natura pura e profonda ed una cultura nuova e distante da quella occidentale a cui siamo abituati, beh, siete nel posto giusto ed io non posso far altro che augurarvi uno splendido viaggio, virtuale o fisico che sia!
Nuova Zelanda on the Road – il tour
Qui di seguito trovate descritto il tour on the Road che io ed il Simo abbiamo pensato ed organizzato per il nostro viaggio di nozze.
In totale siamo stati lontani da casa per tre settimane intere, di cui tre giorni dedicati al viaggio, i restanti divisi più o meno equamente tra le due isole.
Il nostro intento era quello di visitare tutti i luoghi considerati significativi in questa lontana terra, quindi molte tappe sono state una vera e propria “toccata e fuga”, ma del resto sono dell’idea che per poter godere appieno delle bellezze che questa terra ha da offrire bisognerebbe restarci per svariati mesi!
Chissà..magari un giorno riusciremo a tornarci!
Giorno 1: Auckland
In lingua Maori viene chiamata Tamaki Makaurau, ovvero “la città dai molti amanti”. Pur essendo stata una delle prime città a raggiungere un forte sviluppo economico, nel 1.856 si vide rubare il titolo di capitale dalla ben più nota città di Wellington. Nonostante questo oggi Auckland resta uno dei centri più vivi di tutta la Nuova Zelanda.
DOVE ALLOGGIARE: Amora Hotel, Auckland
DA NON PERDERE: Sky Tower, Albert Park, Auckland Art Gallery, St. Patrick’s Cathedral
Giorno 2 e 3: la penisola di Coromandel
In partenza per la Penisola di Coromandel, destinazione privilegiata dai neozelandesi per le vacanze estive, famosa per le sue spiagge immense, romantiche insenature e percorsi naturalistici.
Ci concediamo l’unico giorno di mare presso le bianche spiagge di Hahei Beach e di Hot Water Beach, dove è possibile crearsi una piccola spa personale, scavando una profonda buca nel terreno fino a raggiungere le acque sorgive termali!
DOVE ALLOGGIARE: Mercury Orchard, Cooks Beach
DA NON PERDERE: Hot Water Beach, Hahei Beach, Te Whanganui-A-Hei Marine Reserve
Giorno 4: Matamata, ovvero “La contea”
Matamata altro non era che una piccola cittadina rurale dedita all’allevamento e addestramento dei cavalli prima che Peter Jackson la scegliesse per girare le riprese de Il Signore degli Anelli.
La magnifica area di 1250 acri rappresentante la Contea è l’unico set cinematografico al mondo che si possa visitare: qui “sopravvivono” i 37 pertugi degli Hobbit, il ponte del doppio arco, l’albero della festa e la locanda del Drago Verde.
DOVE ALLOGGIARE: Noi abbiamo visitato Matamata in mattinata ed abbiamo utilizzato il pomeriggio per spostarci presso la nostra successiva tappa, le Waitomo Caves. Purtroppo non mi sento di consigliare l’hotel dove abbiamo alloggiato noi, era veramente di qualità scadente. Nelle vicine cittadine di Otorohanga e Te Kuiti si trovano comunque numerosi hotel e B&B per ogni fascia di prezzo e qualità.
DA NON PERDERE: Hobbiton Movie Set
Giorno 5: Waitomo Caves
La vasta area di Waitomo è un enorme complesso di grotte sotterranee formatosi circa 30 milioni di anni fa per effetto dell’erosione carsica. Ad oggi si contano più di 300 caverne, la maggior parte delle quali sono visitabili ed abitate da dei piccoli insetti fluorescenti, i Ditteri Micetofilidi…
Nel pomeriggio si riparte per la successiva tappa del nostro tour, Rotorua!
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Ibis, Rotorua
DA NON PERDERE: Gloworm Cave, Ruakuri, Aranui
Giorno 6: Rotorua
L’inconfondibile odore di zolfo presente nell’aria è un indizio esaustivo per capire che ci troviamo in una delle zone più attive della Nuova Zelanda dal punto di vista geotermico: Rotorua, un’area ricca di geyser zampillanti, sorgenti termali fumanti, pozze di fango in continua ebollizione e nubi di vapore onnipresenti che conferiscono al territorio circostante un’incredibile atmosfera da inferno dantesco.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Ibis, Rotorua
DA NON PERDERE: Waimangu Volcanic Rift Valley, Wai-O-Tapu, Hell’s Gate, Te Puia e Whakarewarewa
Giorno 7 : I vulcani della Terra di Mezzo – il Tongariro National Park
Il Tongariro National Park è il parco nazionale più antico del paese, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità per la sua importante cultura Maori e per le sue bellezze e particolarità vulcaniche. Nel suo interno ci si può avventurare in innumerevoli circuiti escursionistici di cui il più famoso è il Tongariro Alpine Crossing, un percorso che, attraverso paesaggi lunari e laghetti color smeraldo porta ad osservare da vicino i tre vulcani attualmente attivi che dominano il parco: il Ruapehu, il Tongariro e il Ngauruhoe, il Monte Fato del Signore degli Anelli.
DOVE ALLOGGIARE: The Park Hotel, Ruhapeu
DA NON PERDERE: Tongariro Alpine Crossing, Taranaki Falls Walk
Giorno 8: Windy Welly, la capitale
Ci concediamo un break dalle avventure all’aria aperta per visitare la città di Wellington, capitale costituzionale e culturale della Nuova Zelanda.
Posizionata su una importante linea di faglia, Wellington è nota per i venti tempestosi che costantemente la sferzano e che le hanno fatto guadagnare il soprannome di Windy Welly.
DOVE ALLOGGIARE: Naumi Studio, Wellington
DA NON PERDERE: Wellington Cable Car, Wellington Botanic Garden, Mt. Victoria Lookout
Giorno 9: Rotta verso Sud
Salutiamo l’isola del Nord per imbarcarci sul traghetto diretto a Picton, nell’ isola del Sud. La traversata dello stretto di Cook dura circa 3 ore: tra fiordi e panorami suggestivi ci sono buone probabilità di avvistare le balene!
Giorno 10: Abel Tasman National Park
La Abel Tasman Coast Track è considerato in assoluto uno dei trekking più belli della Nuova Zelanda e si snoda all’ interno dell’Abel Tasman National Park per circa 60 km.
La lunga traversata si addentra dapprima in una fitta vegetazione costiera per poi attraversare tratti di spiaggia dorata caratterizzati da forti maree: all’interno del parco, infatti, la differenza tra alta e bassa marea è tra la più elevata di tutto il paese e, in alcuni casi, è necessario programmare l’attraversamento utilizzando la tabelle degli orari delle maree affissi lungo i sentieri!
In alternativa, si può pensare di noleggiare un kayak!
DOVE ALLOGGIARE: Motueka Garden Motel, Motueka
DA NON PERDERE: Abel Tasman Coast Track
Giorno 11 e giorno 12: Il Canyon sommerso i Kaikoura
Abitata da oltre mille anni dai Maori, Kaikorua diventò nell’Ottocento una base di balenieri e cacciatori di foche mentre oggi è nota per la pesca del crayfish (in maori Kaikoura significa appunto “mangiare l’astice”).
Pochi altri posti al mondo possono vantare una fauna altrettanto ricca e facile da avvistare: balene, foche, delfini, pinguini, albatros e perfino il capodoglio stazionano periodicamente in questa zona o la abitano tutto l’anno.
Il segreto delle acque di Kaikoura è un immenso canyon sommerso, che si inabissa a più di 1.000 metri di profondità a sole poche miglia dalla costa. Questa insolita conformazione dei fondali rende le acque di questa località estremamente ricche di vita, facendone un luogo famoso in tutto il mondo per l’osservazione dei cetacei.
DOVE ALLOGGIARE: Manakau Lodge, Kaikoura
DA NON PERDERE: Whale Watch Kaikorua, Kaikoura Peninsula Walkway, Point Kean Seal Colony, Kaikoura Seafood BBQ
Giorno 13 e 14: La Terra del Ghiaccio
Gli antichi Maori chiamavano il Franz Josef Glacier Ka Roimata o Hine Hukatere ovvero, “lacrime della fanciulla della valanga”. Secondo un’antica leggenda, infatti, una giovane fanciulla perse il proprio amato caduto dalla più alta delle cime.
Le sue lacrime amare, sferzate dai venti freddi, si congelarono sotto i suoi piedi formando una enorme lingua di ghiaccio.
La bellezza di questo ghiacciaio, così come del suo gemello, il Fox Glacier, è legata al fatto che sono gli unici ghiacciai, a questa latitudine, ad arrivare così vicino al mare: da 3000 mt a 200 mt s.l.m: da qui, sciogliendosi, formano veri e propri fiumi di ghiaccio che si riversano a valle a velocità impressionanti.
DOVE ALLOGGIARE: 58 On Cron, Franz Josef
DA NON PERDERE: Glacier Heli Hike, West Coast Wildlife Centre
Giorno 15: La città delle Regine
Circondata dai monti Remarkables e incorniciata dalle acque del Lake Wakatipu, Queenstown ha tutte le carte in regola per valere una tappa del nostro tour.
Situata nella regione di Otago, a sud-ovest dell’Isola del Sud, venne fondata intorno al 1855, quando nel vicino fiume Shotover furono rinvenute le prime pepite d’oro.
Nel giro di un anno diventò una vera e propria città mineraria, popolata da diverse migliaia di abitanti, tanto che il governo neozelandese la dichiarò “città degna di una regina”, definizione che le valse il nome.
Oggi Queenstown porta l’etichetta di “capitale mondiale dell’avventura”, ove è possibile dedicare il tempo ad attività mai praticate prima e del tutto impensabili: che ne dite di un bel salto di 135 m nel vuoto sopra il Nevis River?
DOVE ALLOGGIARE: Tanoa Aspen Hotel, Queenstown
DA NON PERDERE: Skyline Gondola, Queenstown Garden
Giorno 16: L’ultima dimora degli Elfi – Il Milford Sound
Non sarà annoverato tra le Sette Meraviglie del Mondo ma, quando lo si vede per la prima volta, il Milford Sound ha il potere di lasciare tutti a bocca aperta: una lingua d’acqua che si insinua per 15 km dal Mar di Tasmania verso l’entroterra.
Considerato oggi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è stato scelto da Peter Jackson, regista de Il Signore degli Anelli, per ambientarvi la Foresta di Fangorn e i Porti Grigi, ultima dimora degli Elfi nella Terra di Mezzo.
Le acque scure del mare a contrasto con il verde brillante della foresta pluviale, le scogliere ripidissime, le cascate, e, al centro del fiordo, lo spettacolare Mitre Peak che si erge fino a toccare il cielo: la natura della Nuova Zelanda qui si esprime in tutta la sua forza e purezza.
Ne sono certa, il Milford Sound non vi lascerà indifferenti!
DOVE ALLOGGIARE: Noi abbiamo prenotato un’escursione in giornata per il Milford Sound e abbiamo fatto ritorno in serata a Queenstown.
DA NON PERDERE: Milford Soud day tour e crociera
Giorno 17: Il lago del Gigante cattivo
Con la sua perfetta forma a saetta, Lake Wakatipu è stato oggetto di numerose leggende Maori. La più curiosa narra che il lago sia nato a seguito dell’uccisione di un gigante cattivo, Matau, che, non potendola avere in sposa, aveva rapito la bella e giovane Manata.
Matakuri, promesso sposo di Manata, per poter salvare la sua amata una notte di luna piena si recò coraggiosamente nel luogo dove Matau giaceva addormentato con le gambe raccolte verso il petto. Matakauri diede fuoco al giaciglio di felci dove il gigante dormiva ignaro del suo destino.
Il corpo di Matau alimentò un fuoco talmente intenso da scavare una profonda buca nel terreno, che prese la forma di un corpo dormiente rannicchiato e, con il passare degli anni, si riempì d’ acqua fino a formare un enorme lago.
Lake Wakatipu vanta una linea di costa di 212 km, visitabili in barca, in kayak o, per i più romantici, a cavallo.
Gli scienziati stimano che le sue gelide acque siano pure al 99,9%, cosa che fa del Lake Wakatipu il secondo lago al mondo per purezza.
DOVE ALLOGGIARE: Tanoa Aspen Hotel, Queenstown
DA NON PERDERE: Noi ci siamo concessi una giornata di riposo per vagare semplicemente lungo le sponde del magnifico Lake Wakatipu; in alternativa potete visitare il Kiwi Birdlife Park.
Giorno 18: La volta stellata del Lake Tekapo
Il Lake Tekapo si trova nel cuore della Nuova Zelanda, nel bacino del Mackenzie, a 700 metri sul livello del mare e ai piedi del Monte Cook, la montagna più alta del Paese.
Le sue acque turchesi sono circondate, in primavera, da magnifici fiori viola e dai prati verdi, che lo rendono il luogo più romantico in assoluto di tutta la Nuova Zelanda.
Lungo le sue rive si trova la chiesetta del Buon Pastore, costruita nel 1935, e una statua in bronzo che rappresenta un cane da pastore australiano, commissionata dagli abitanti del luogo come riconoscimento del ruolo indispensabile del fedele amico dell’uomo per la pastorizia.
Ciò che rende unico il Lake Tekapo, tuttavia, non si vede di giorno. Quando il sole cala e la notte incombe sulle sue sponde, il cielo, limpido e incontaminato, si illumina di miliardi di stelle. Non a caso il Lake Tekapo fa parte della Dark Sky Reserve dell’Unesco.
Sdraiati sui prati, con gli occhi puntati alla volta celeste, salutiamo, con emozione, questa meravigliosa terra.
DOVE ALLOGGIARE: Peppers Bluewater Resort, Lake Tekapo
DA NON PERDERE: Church of Good Shepherd, Earth and Sky
Nuova Zelanda on the Road – la mia TOP 5
Prima di concludere volevo lasciarvi con una breve lista dei posti che, a mio parere, sono in assoluto imperdibili in Nuova Zelanda.
Anche in questo caso si tratta di parere del tutto personale, quindi sentitevi liberi di scartare queste tappe a vostro piacimento!
- Rotorua: in assoluto, il posto più bello della Nuova Zelanda!
- Tongariro National Park: il silenzio in questo parco è talmente profondo da essere assordante…
- Kaikoura: libertà, questa la sensazione che si respira passeggiando sulla costa selvaggia di questa cittadina.
- Lake Tekapo: con il naso in su, per osservare le stelle…la Croce del Sud splendente nella notte è un ricordo che porterò per sempre nel cuore
- Hobbiton Movie Set: che siate fan o meno del Signore degli anelli, questo set cinematografico è qualcosa di davvero magico.
Non so se avete in programma un viaggio in questa terra lontana…se così fosse vi prego di portarle i miei più cari saluti e ricordarle che lì ho lasciato un pezzo di cuore.